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 7 ottobre 2006 - Il sito della
 scuola ha un nuovo aspetto!

 1 dicembre 2006 - Il sito del
 museo scolastico è entrato
 a far parte dei TOP100 delgli
eLearning Awards!

 8 gennaio 2007 - Al sito della
 scuola abbiamo aggiunto
 l'Area scientifica.

 Il Ginnasio, che oggi porta il nome di Gian Rinaldo Carli e’ stato fondato nel 1612 dal
 Corpo de’ Nobili, organo del Consiglio comunale, con il nome di Collegio dei Nobili,
 prima scuola laica di Capodistria. Il motivo che spinse il massimo organo legislativo del
 Comune ad istituire la scuola va ricercato nelle conclusioni del Concilio di Trento, nella
 volonta’, soprattutto, di contrastare la propaganda riformatrice. I primi anni furono difficili,
 sia per la guerra di Gradisca del 1617, sia per la peste che dilagava nella regione, tanto,
 che il Collegio dovette chiudere i battenti. Ricordiamo che il flagello della peste ridusse la
 popolazione di Capodistria da 5000 a 1500 anime.
 Nel 1638, per mano del proprio podesta’ Francesco Contarini, Capodistria si rivolse
 alla Serenissima chiedendo il premesso ed i mezzi per ristabilire il Collegio.
 Ma il Senato non si curò di rispondere alla richiesta. Fu solo con la ducale del 1675 che
 Venezia approvo’ le deliberazioni prese dal Consiglio della città, fra le quali quella di
 riaprireil Collegio, il che avvenne l’anno successivo, nel 1676, mentre nel 1683, quest’ultimo, si
 trasferì nel nuovo edificio che tuttora adempie alla sua funzione originale.
 L’istruzione era affidata ai padri Somaschi e, verso il 1700, ai padri delle Scuole pie, gli
 Scolopi. La caduta di Venezia e l’instaurazione del governo austriaco non apportarono
 grosse novita’. Pesante fu invece l’ingerenza della nuova amministrazione francese del
 1806 che trasformo’ il Collegio in Liceo e affido’ l’istruzione anche a professori laici.
 La restaurazione del governo austriaco nel 1813 ripropose il vecchio Collegio, l’anno
 successivo, questi, pero’, veniva convertito in Ginnasio in conformità con la legge
 sull’istruzione austriaca. Tale data segna anche il cambiamento di denominazione,
 da ora in avanti verrà chiamato Imperial Regio Ginnasio Giustinopolitano.
 Nel nuovo Ginnasio, erede del Collegio, seppur in terra austriaca e confacente quindi
 alle leggi sull’istruzione della Monarchia asburgica, veniva conservata la lingua italiana
 …come lingua vernacula di tutte le materie scolastiche, per le quali viene prescritta
 dal codice ginnasiale la lingua tedesca (…); dove poi il suddetto Codice precetta il
 latino, questo medesimo dovrà osservarsi in Capodistria pure
…¹
 L’insegnamento avveniva quindi in latino e in italiano, su testi in italiano sottoposti
 all’approvazione del governo. Motivi politici, tra i quali il lento ma inesorabile
 intedescamento della scuola, che nell’anno 1824-25 di fatto diventava ginnasio tedesco,
 senza cattedra di lingua italiana, determinarono lo spopolamento scolastico,
 così nell’anno 1841-1842, il Ginnasio con tutto il corpo insegnanti venne trasferito a
 Trieste.
 Capodistria accusò il colpo ma seppe riprendersi prontamente, aprendo nel 1848 un
 ginnasio italiano con cattedra in lingua tedesca.
 Con ordinanza ministeriale del 4 maggio 1868 l’italiano veniva riconfermato lingua
 d’istruzione obbligatoria per tutte le materie e a un tempo materia d’obbligo per tutti
 gli alunni; mentre il tedesco e lo slavo restavano d’obbligo solo per i tedeschi e gli slavi.
 Dopo la Grande guerra il Ginnasio ritornava sotto la piena giurisdizione italiana assumendo
 il nome del letterato istriano Carlo Combi. Nome e funzione che rimasero immutate anche al
 termine della seconda guerra mondiale con il passaggio alla Jugoslavia. Con l’esodo degli
 Italiani dall’Istria, nel periodo del dopoguerra il numero di iscritti ebbe un forte e quasi
 definitivo calo. Poi, fortunatamente, ebbe inizio una lenta ripresa, fino ai giorni nostri
 quando il numero di iscritti si è ormai consolidato.
 Negli anni settanta una nuova riforma scolastica trasformava i ginnasi in scuole indirizzate.
 Il Ginnasio di Capodistria diventava cosi’ "Scuola Media con lingua d'insegnamento italiana
 di indirizzo socio–linguistico".
 Con l’indipendenza della Slovenia, infine, e la nuova riforma scolastica che di fatto
 ripristinava i ginnasi, l'istituto assunse il nome dell’illuminista e poligrafo capodistriano
 Gian Rinaldo Carli.
 Queste, in breve, le vicende del nostro Ginnasio, un istituto illustre, ricco di storia e per
 questo importante, importante per tutta quella forza, energia umana di pensiero e cultura
 e volonta’, che nei secoli ha formato decine di nuove generazioni con lo scopo di
 prepararle alla vita. Il valore di una scuola e’ il valore di una tradizione che va rispettata ma
 che sa anche rinnovarsi, di una tradizione di una volta e di oggi, che vive negli studenti e
 nei docenti grazie anche ad uno scambio che continua nel tempo: studenti che ritornano
 come docenti e che a loro volta preparano nuovi studenti. E’ questa l'anima della scuola,
 anima che la fa vivere nei secoli e che rappresenta una garanzia di continuita’, di rispetto
 per la tradizione e di qualita’.

 ¹Majer, F., L'i.r. Ginnasio superiore di Capodistria 1848 – 1900 in "Programma dell'i.r. Ginnasio
 superiore di Capodistria – 1901", Capodistria, 1901

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