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Grazie ai preziosi e antichi volumi che custodisce, la biblioteca del Ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria è rappresentativa non soltanto della storia del nostro Istituto, ma rientra a pieno diritto nella storia culturale e intellettuale della città di Capodistria.
Ciò risulta evidente se si considerano, a partire dalla nascita, le fasi principali del suo accrescimento e quindi del suo arricchimento come numero e qualità di libri.
Nel Primo programma dell'Imperial Regio Ginnasio di Capodistria , Trieste 1858, l'allora direttore ginnasiale Giovanni Löser scriveva: "il Collegio dei Nobili possedeva preziosa raccolta di libri."
Sulla reale consistenza di tale raccolta, che rappresenta il primo nucleo delle biblioteca, non si possono che fare congetture in quanto il Löser cita documenti ora scomparsi. Attualmente solo pochi volumi con la scritta Ex bibliotheca scholarum Piarum testimoniano il fatto che il Collegio dei Nobili possedesse una biblioteca.
L'istruzione del Collegio, alle origini del nostro Ginnasio, ricordiamolo, era infatti affidata ai piaristi.
Una parte fondamentale, per valore e antichità, del fondo antiquario presente nella biblioteca del nostro Ginnasio apparteneva invece all'Accademia dei Risorti di Capodistria e fu da questa ceduta alla nostra biblioteca dopo il 1806, quindi alla chiusura di quest'ultima. Ricordiamo brevemente che il merito di aver creato la biblioteca dell'Accademia spetta a due personaggi illustri della storia della nostra città: Girolamo Gravisi e Gian Rinaldo Carli, dal quale il nostro Istituto prende anche il nome.
I due studiosi realizzarono, in pieno spirito illuministico, una vera e propria libreria pubblica che, sempre grazie al loro interessamento, alla chiusura dell'Accademia passò al Collegio dei Nobili e quindi al Ginnasio.
Di questo fondo, al quale si aggiungono i libri della biblioteca personale del fratello di Gian Rinaldo Carli, Girolamo, citiamo alcune opere, in primis due opere autografate dal Carli, la traduzione della Teogonia di Esiodo e il terzo tomo Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia , che l'autore dedica all'Accademia dei Risorti, poi la monumentale Rerum Italicarum scriptores del Muratori, 25 volumi in folio e, sempre in folio, i 12 volumi del Thesaurus Antiquitatum Graecarum del filologo tedesco Johann Georg Graeve.
Una data cruciale nella storia del nostro Ginnasio, ma anche della biblioteca è rappresentata dall'anno scolastico 1841-1842 quando il Ginnasio con tutto il corpo insegnanti venne trasferito a Trieste. Tale avvenimento è per noi importante perché venne trasferita, nell'odierno capoluogo giuliano, anche la nostra biblioteca.
Fortunatamente, nel 1850 venne riaperto il Ginnasio a Capodistria e l'intera biblioteca fece ritorno da Trieste.
Quest'ultima fu di fatto restituita al Comune il quale la affidò al Ginnasio dichiarandola Biblioteca Civica ovvero di proprietà del Comune.
Questa decisione fu probabilmente presa per impedire che un'eventuale trasferimento futuro del Ginnasio comportasse anche il trasferimento della biblioteca. Una scelta politica per evitare che il prezioso fondo di libri finisse altrove.
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Nell'anno scolastico 1850/51 esistevano quindi due biblioteche ben distinte nell'ambito del Ginnasio: la Biblioteca Civica di proprietà del Comune che comprendeva in pratica tutti i libri dell'ex Ginnasio, e quindi quelli dei piaristi, dell'Accademia e di varie donazioni private, e quella erariale, quella cioè scolastica, agli inizi quasi inesistente e negli anni arricchita con fondi statali e costituita soprattutto da volumi in tedesco, di appartenenza del Ginnasio e quindi statale...
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Da lunedì a giovedì 7.15-14.45
Venerdì 7.15-14.30
Per esterni venerdì 11.30-14.30
Merenda 11.00-11.30
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© 2006 Ginnasio Gian Rinaldo Carli.
Design e produzione Tina Steffè, tutti i diritti riservati. |
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